NELLE CITTA’ D’ASFALTO

21-23 Febbraio 2014 ore 21.o0 domenica 23 ore 16.00
NELLE CITTA’ D’ASFALTO
ovvero:  dell’innaffiare l’assurdo giardino
di  Donatella Bardi
viaggio immaginario attraverso il teatro e il cabaret tedesco nella prima metà del Novecento
su testi di K. Valentin, B. Brecht e musiche di K. Weill e Frederick Hollaender
musiche e testi: a cura di Donatella Bardi e Francesco Porfido
direzione musicale e trascrizioni: Lucio Bardi e Livio Andronico
luci: Francesco Ficara
con Livio Andronico 
chitarra classica, Lucio Bardi chitarre,
Francesco Porfido 
voce, Francesco Mazza canto e chitarra accompagnamento,
Edi Quaggio canto
regia Francesco Mazza 

asfalto

Perché il cabaret e perché il cabaret tedesco?
La qualità delle composizioni poetiche e musicali basterebbe, da sola, a giustificare tale scelta. Il cabaret e proprio il “cabaret tedesco e in particolare berlinese”, in virtù dei contrasti che ne contraddistinguono il contesto sociale nel quale è nato e si è sviluppato, evoca lo spettro della guerra, per altro, tutto sommato recente, le discriminazioni, l’impegno sociale, le grandi tradizioni letterarie e linguistiche, teatrali e culturali. Il cabaret come parodia della società tedesca, dal primo Novecento fino alla fine della seconda guerra mondiale, quindi come metafora di tutte le società nelle quali siano presenti contrasti sociali e discriminazioni. Cultura, dolore, ironia, bellezza. Esiste un posto, in ognuno di noi, dove non solo è possibile, ma doveroso, legittimo, esprimere i propri sentimenti, gioire, urlare il proprio dolore, manifestare il proprio dissenso.

STUDIO SULLE SERVE

30 gennaio / 1 febbraio
Argómm Teatro
STUDIO SULLE SERVE
Il crepuscolo della coscienza Les Bonnes di Jean Genet
Premio Internazionale Teresa Pomodoro 2011
con Michele Falchi, Romeo Martel, Francesco Mazza
collaborazione artistica Donatella Massimilla Luigi Povelato
organizzazione Alessia Caldara, luci e suoni Eugenio Mazza
regia Francesco Mazza

falchi

Studio sulle Serve è uno spettacolo che nasce nella Casa Circondariale di San Vittore.Al settore Penale abbiamo lavorato con tre attori detenuti oggi liberi, che facevano parte del nostro gruppo di lavoro e oggi fanno parte della nostra realtà come attiva testimonianza di uno straordinario percorso umano e artistico.Un racconto di vita e teatro rappresentato da un vortice di esistenze immerse nelle solitudini, nelle reclusioni, nei disagi sociali e individuali dell’uomo. La menzogna, la sfrontatezza affascinante di due serve che amano ed odiano la loro signora e tentano di assassinarla, conducono  le stesse serve a diventare una suicida e l’altra  carnefice. Indagine senza fiato sui lati oscuri della propria coscienza Studio Sulle Serve riunisce artisti provenienti da linguaggi, esperienze e culture diverse.Dal loro incontro nasce una nuova drammaturgia e un evento ispirato all’opera di Genet, legata fortemente ai vissuti degli attori stessi e alla loro esperienza di auto drammaturgia. Esperienza che diventa un ponte, un dialogo tra le realtà nascoste e necessarie. Altra tappa di un percorso che si trasforma in una rara occasione di reale integrazione artistica.

Dream Machine

25 Gennaio 2014, ore 21.30
“Dream machine”
Diego Ruvidotti
, tromba, flicorno
Niccolò Cattaneo, organo
Piero Borri, batteria

Dream machine

Dream Machine va a pescare nella memoria e, attraverso l’improvvisazione collettiva e dialogica, distilla paesaggi sonori sorprendenti. La musica di Dream Machine, libera da rigidi stilemi, è fortemente evocativa ed accompagna lo spettatore, come la colonna sonora di un flm, in un percorso nel suo immaginario. Come in un sogno, basta un segno, un richiamo, un accento per trovarsi proiettati in un nuovo scenario. Gli elementi tematici, composti da Diego Ruvidotti, sono solo spunti da cui immergersi o a cui approdare.