ACCABADORA. IL PROCESSO

ACCABADORA. IL PROCESSO
21/23 novembre
Oneiros Teatro

Accabadora

con
Aurelia Pini, Salvatore Calabrese, Carmelo Ristagno, Ivana Menegardo, Nicoletta Vitelli, Anna Maria Pensotti, Antonella Pisano, Elena Manuli, Desi Radaelli, Enza Saporito, Alessandra Cotzia, Marita Scurani

luci Giorgio Menegardo            coreografia del coro Clara Hauff

scritto e diretto da Brunella Ardit

consulenza storica Pier Giacomo Pala Direttore del Museo Galluras, Luras

foto Maria Zykova, ritocco Evgeny Viktorovich Denisov di Artcacao

Il processo è finito, Antonia è stata assolta per insufficienza di prove anche se le prove erano sufficienti. Antonia è una accabadora. Lei uccide, se chiamata, per far finire l’agonia di un moribondo.
Il processo è finito ma un giudice troppo curioso la ferma nell’aula per interrogarla ancora – qui dove non ci sente nessuno e nulla di quello che mi dirà potrò usare contro di lei… se mi vorrà dire-
Antonia si racconta incalzata dal giudice e circondata dalle anime di quelli che ha ucciso, proiezione del suo immaginario, inizia un dialogo anche con loro.
Il processo è finito ma in aula ancora molte cose accadranno.

 

LA NATURA MI FA SCHIFO

6/8 giugno
venerdi’ 6, sabato 7 ore 21,00 e domenica 8 ore 16,00
Argómm Teatro
LA NATURA MI FA SCHIFO
Sono portato per il Tragico ovvero il Crepuscolo della Fragranza
di e con
Alessia Caldara – Eugenio Mazza
musiche di Pavor Nocturnus
regia  Francesco Mazza

Gino Marotta
  Sculture del caro amico Gino Marotta
Il  6, 7 e 8 giugno ad Argòmm Teatro, piccolo grande presidio culturale di Niguarda, debutterà  La natura mi fa schifo, uno spettacolo multimediale scritto da Alessia Caldara e Eugenio Mazza , diretto dal regista e padrone di casa Francesco Mazza.
Parola, musica e immagini sono cucite insieme per trasportare lo spettatore in un vortice, in un labirinto grottesco che conduce lo spettatore a spasso tra allucinazioni aliene in compagnia di personaggi attratti da sapori sintetici, estetici, cosmetici. Una poesia, anzi una rapsodia, una fantasmagoria senza fine, grottesca e senza orrore alcuno, che attraversa teorie epicuree riguardo alla realtà della natura e al ruolo dell’uomo in una aberrazione dell’universo atomistico, materialistico e meccanicistico. Un forte  richiamo alla responsabilità personale e un incitamento al genere umano affinché prenda coscienza e si rassegni alla realtà, nella quale gli uomini sin dalla nascita sono vittime di passioni che non riescono a comprendere.
A me la verdura che mi piace di più è il PANETTONE!Alessia Eugenio 11

 

 

Diamanti

23/25 maggio ore 21,00
Oneiros Teatro
Diamanti
dramma in due atti di Gaspare Dori

Franco Ciani Diamanti

con
Antonio Napoletano, Annarita Argiolas, Ivan Sirtori, Franco Ciani, Adriano Martinez, Rosario Landino, Edoardo Visentin
aiuto regia Vincenzo console
scenografia Damiano Brattoli
foto/video Artcacao
musiche originali Massimo Giuntoli eseguite da M.Giuntoli e E. Manera
regia Brunella Ardit

Franco Ciani Retro