CoSmikissimo

venerdì 1 dicembre ore 21,00

con Francesco DAMIANO
regia di Luca REGINA

22 febbraio 2017 la Nasa comunica ufficialmente di avere scoperto 7 pianeti
simili alla Terra.
Un solo uomo verrà inviato alla ricerca di forme di vita aliena.
Sarà un viaggio lunghissimo e probabilmente senza ritorno.
Una vera e propria odissea CosmiKomica nello spazio,
durante la quale succederà di tutto.
Risate, situazioni surreali e un messaggio di speranza finale che viene dallo
spazio.
L’unico spettacolo al mondo in grado di rispondere alla domanda:
siamo soli nell’universo?

Handy non Handy

sabato ore 21,00

Ironico e autoironico, Michele Lafortezza con la sua disarmante verve, porta in scena vicende tratte dal suo quotidiano e legate alla sua tetraparesi spastica distonica: momenti di vita vissuta trasportati in una brillante dimensione comica dall’attore che, divertendo e divertendosi, li riassume in simpatici sketch, in grado al tempo di stesso di far riflettere e far ridere.
Gli scorci di vita raccontati dall’attore non sono altro che “storie quotidiane di un Handy che possono essere anche di un Non Handy”: in fondo, nessuno può definirsi pienamente “normale” semplicemente perché il concetto di normalità è pura astrazione rispetto alla realtà che ci circonda.
Non mancano riferimenti pungenti alla situazione sociopolitica che stiamo attraversando, così come sono frequenti nel testo di Lafortezza aspre critiche nei confronti di grandi multinazionali, che spesso purtroppo sacrificano i diritti dei lavoratori e il rispetto per il pianeta in nome del profitto.

 

 

ATTI UNICI

Sabato 20 maggio ore 21,00 e domenica 21 ore 16,00
I  DANNI  DEL  TABACCO  (A. Cechov)
LA  VOCE  UMANA (J. Cocteau)
con Alberto Fognini  e  Tina  Marasco
regia Gianni Lamanna
Nella prima parte dello spettacolo, uno spazio che ha tutto l’aspetto di uno stanzone pieno di oggetti e scatoloni per una serata di beneficienza, si trasforma nella seconda parte in un salotto borghese di una donna che impacchetta indumenti e suppellettili del suo amante che lascia la casa.
E’ un dittico; due solitudini a confronto: quello maschile del conferenziere, personaggio di Cechov, che durante una “conferenza popolare a scopo benefico” denuncia la propria insofferenza nei confronti della propria moglie e quella femminile, di una donna che a fatica accetta di essere abbandonata dal proprio amante nel dramma di Cocteau.
Parrebbe strano accostare due autori così lontani ma questi personaggi creano un tale paradosso nelle singole versioni, da confermare come la “solitudine” si possa vivere sotto vari aspetti.