Qualcuno si è salvato scappando sui tetti.

una strage a Milano

venerdì 28 e sabato 29 marzo ore 21,00

con Marco Pepe

regia Gilberto colla

Il 14 maggio 1983 un attentato distruggeva il cinema pornografico Eros Center di Viale Monza, nella periferia nord-est di Milano. Morivano 6 persone, bruciate vive, nessuno di loro aveva più di 40 anni. A compierlo il gruppo neonazista Ludwig.  Una strage che fu presto dimenticata, sepolta nella memoria della città e dello stesso quartiere, eppure dopo Piazza Fontana è la strage dolosa più grave a Milano.

Gilberto Colla, nato e vissuto in gioventù nei pressi di viale Monza, passa decenni senza saperne nulla. Marco Pepe abita per quindici anni esattamente di fronte a quello che era stato il Cinema Eros, eppure scopre questo fatto solo dopo essersi trasferito, vedendo una fotografia nel corso di una trasmissione televisiva. Una sera Marco passeggia con Gilberto su viale Monza e gli racconta quella storia.

Da allora Marco e Gilberto decidono di indagare sul tragico destino di quegli spettatori, di quelle vittime dimenticate, macchiate dal luogo dove sono state ammazzate. Che peso ha il pregiudizio nella costruzione e conservazione della memoria? Considerando la reticenza dei testimoni, la mancata costituzione di un comitato dei familiari delle vittime, quanto peso ha avuto la vergogna nella mancata conservazione della memoria del rogo del Cinema Eros?

Questo monologo teatrale è il risultato della loro indagine.

Scritto A Matita

liberamente ispirato alle Notti Bianche di Dostoevskij

sabato 8 febbraio ore 21,00

Foto di Roberto Venegoni
Tecnica Claudio Giudici
Voci di Aram Ghasemy e Gyula Molnár
Costumi di Francesco Zucca
Audio Aldo Anselmino
Supporto grafico e altro Sara Bigotti

 

Autobahn

sabato 1 febbraio ore 21,00

 

Tondelli autore “urticante”, con una vita troppo breve (morì a 36 anni), Tondelli che, nonostante la collocazione dei suoi scritti in un preciso periodo storico (la generazione anti-ideologica degli anni ’80), ancora oggi dice qualcosa che vale la pena ascoltare.
Nell’Italia dei primi anni ’80, il protagonista è un giovane poco più che ventenne che vive una profonda inquietudine esistenziale, data dai limiti geografici e culturali del piccolo paese della provincia emiliana dove abita e si sente prigioniero. Per liberarsene, si mette in viaggio sull’A22, l’autostrada che da Carpi porta fino al Brennero e, potenzialmente, fino al Mare del Nord, con lo stimolo ed il pretesto di inseguire l’odore di quel mare, l’odore di “libertà”. È la storia di un’evasione, o tentata tale. Forse è un viaggio onirico.