La Donazione

(da Friedrich Dürrenmatt – La visita della vecchia signora)

di Leonardo Gazzola

sabato 28 gennaio ore 21,00 e domenica 29 ore 16,00

Regia Leonardo Gazzola
con: Camilla Ceschi, Samuele Colombo, Giacomo Costa, Chiara Felici, Marco Ferrarini,
Federica Gardella, Andrea Giorgianni, Pietro Malengo
musiche a cura di Piercarlo Cima
luci: Francesca Saveria Cafarelli
costumi e scene: Atelier MaiSentiti
Associazione Maisentiti
Teatro Bello, Milano

In un piccolo paese nella piana di Catanzaro:
rovina, apatia e desolazione la fanno da padrone, finché una Signora infinitamente ricca ritorna al suo paese natio dopo più di quarant’anni e promette una favolosa donazione per tutti.
La condizione posta però, scatenerà negli abitanti una feroce lotta interiore, capace di mettere in profonda discussione la morale di ognuno di loro.
Un passato che ritorna, miserie che riemergono e nuovi fantasmi che appaiono, raccontati con un ritmo sostenuto che non trascura momenti di umorismo e leggerezza, risucchiano personaggi e spettatori nello stesso vortice, chiamati tutti insieme a fare una scelta secondo coscienza.

La Città Del Sole

THEATER ARBEIT PRESENTA

SABATO 3 DICEMBRE

ORE 21.00

PRESSO C.S.O.A. COX 18 Via Conchetta 18 MILANO

Argomm Teatro in

LA CITTA’ DEL SOLE
“il crepuscolo della ragione”

in autodrammaturgia
con Moreno Agnella e Ruggero Dinoia
coordinamento drammaturgico e regia Francesco Mazza
musiche originali Eugenio Mazza
Scenografia Caterina Belloni
Foto di scena Laura Beretta
Produzione Argòmm Teatro

Ispirato al romanzo “Sul filo del tempo”, di Marge Piercy ed. Eleuthera.

Si narra la storia di Connie, una portoricana di New York che vive una vita da emarginata.
Etichettata come ” malata di mente”, viene rinchiusa in manicomio. Connie è però sintonizzata sul futuro;
è in grado di comunicare con l’anno 2137 o forse solo di sognarlo, di immaginarlo vividamente come proiezione del presente.
Una riflessione sulla consapevolezza che nell’immaginario attuale, la “concezione utopica”, ossia la capacità, la possibilità di immaginare altri mondi possibili, sia, almeno in “occidente”, ai suoi minimi storici.
Si è immersi in un “eterno presente”, in cui tutto sembra muoversi a velocità folle e ogni narrazione del mondo che provi ad essere esaustiva, universale, ricade su se stessa in un soffio: sogni che autoimplodono!
Una concezione dell’umano, un nuovo mondo per pochi eletti, dove la maggioranza della popolazione mondiale non sembra in grado di articolare immaginari differenti, capaci di contrastare questa visione di Uomo Nuovo.
Pensiamo che forse per conquistarsi il futuro, bisogna prima sognarlo.
Momo e Rojo immersi in uno spazio indefinito e surreale, nel bel mezzo di un trasloco, si pongono domande su Connie e, con un indefinito e disperato ottimismo, proiettano il loro presente dentro la storia stessa. Dapprima con cautela, poi sempre con più convinzione, incollano frammenti di vissuto, uno sopra l’altro, come manifesti sovrapposti in una sorta di “Decollage”: ogni volta che se ne strappa un pezzetto si svela ancora un altro frammento, parziale, oscuro, nascosto, che li angoscia o li rende irragionevolmente euforici.
La ricerca protratta sempre di un gioco per continuare a darsi l’impressione di esistere, li spinge verso una Apocalisse esistenziale, verso la follia utopica che li trascina in un vortice emotivo tra presente e possibilità di futuro, che li fagocita totalmente e li consegna allo sfacelo del dubbio.

80 CENTESIMI

80 CENTESIMI

sabato 26 novembre ore 21,00 e domenica 27 ore 16,00

di e con Pietro De Nova
aiuto regia Maurizio Zucchi
dramaturg Eliana Rotella
musiche di Stefano Errico

Una storia di sogni e illusioni, di aspettative e di fallimenti. La casa, il campo da calcio, il treno e la stazione sono i mondi in cui si muovono i personaggi di un padre e di suo figlio, entrambi interpretati dallo stesso attore. Anche nei momenti di oscurità, la luna continua a illuminare le loro vite, come una spettatrice silenziosa.

Amore mio. Se hai bisogno, fammi un fischio.