Arberìa Ensemble OfficineNove Roma

venerdì ore 19,00 mostra 0re 21,30 concerto
Ensemble Officine Nove
Lo sguardo di un bambino che va a scuola, la meraviglia di vedere una montagna che cambia colore, lo stupore di scoprire che quella montagna ad un certo momento dell’anno diventa bianca, un panorama fantastico che muta di momento in momento. Un paese che mantiene le tradizioni e una lingua, l’arbereshe, ancora oggi testimone di una memoria che, sotto lo sguardo vigile della natura, ci restituisce le atmosfere e il senso delle cose, riportandoci ad un pensiero più ampio, un respiro più profondo.
Questo nei quadri di Nicola Spezzano, artista sensibile e defilato che, con minuziosa sapienza, capisce gli spazi della natura come a porre una lente di ingrandimento su una carta geografica.
La mostra avrà inizio il 27 gennaio 2017 ad OFFICINENOVE alle ore 19,00; nella stessa serata, ore 21,30, il gruppo musicale “ENSEMBLE” presenterà un repertorio di brani nella lingua arbereshe, tratti dai loro due Cd: “Moti Shkon” e “Arberia”.
a cura di MK

ArgòmmBIMBI – Tracce e Suoni in Movimento

Domenica 22 gennaio dalle ore 10:30 alle ore 12:00
Laboratori e performance ad alto coinvolgimento di bambini e genitori per creare insieme la magia del teatro.
… questa domenica alla 10:30 am, per chi ha figli che amano la musica, per chi vuol far amare la musica ai figli, MAGICA performance all’ Argómm Teatro di Niguarda.
…non potete mancare… mi raccomando puntuali!
Tracce e Suoni
con
Alessandra Orlando Ghezzi, Luca Pissavini, Marcella Fanzaga.

Frammenti

Venerdì 20 gennaio e Sabato21 alle 21.oo, Domenica 22 alle 16.oo
Locandina Frammenti_062016 Model (1)
Quello che accomuna i protagonisti delle vicende
rappresentate è il tentativo di staccarsi dallo squallore e
dalle difficoltà delle loro vite, che li porta a rifugiarsi
nella realtà costruita dalle loro fantasie.
Nel primo quadro si racconta la rassegnazione di una
donna che accetta la situazione della sua famiglia come
ineluttabile.
Nel secondo, i protagonisti si spacciano per persone
benestanti e di successo, inventando la vita che
avrebbero voluto avere, per sfuggire al degrado della
loro esistenza.
La terza vicenda racconta la solitudine di una donna di
mezz’età che sfugge alla realtà mantenendo vivi i ricordi
di quando era bambina, inventandosi un amore mai
realizzato,
Infine, nella quarta una bambina nega a se stessa e agli
altri l’orrore della sua condizione atteggiandosi a donna
vissuta.
Vengono messi in scena drammi del quotidiano che
catturano frammenti di vite ordinarie e drammatiche.