Brothers inJazz & Ottavo Richter Brass Section

sabato 22 ottobre ore 21:30

Sarà una serata speciale; sul palco del Teatro Argómm una voce, un pianoforte, un contrabbasso, una chitarra, una batteria, una tromba, un trombone ed un sassofono.
Ah… ci saranno anche i Musicisti 🙂
Brothers in Jazz + Ottavo Richter Brass experience.

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Brothers inJazz & Ottavo Richter Brass Section
Grande ritorno per i Brothers al Teatro Argomm
per un nuova serata all’insegna del Jazz classico.
Speciali e graditissimi ospiti la sezione fiati degli Ottavo Richter.
Nuovi brani per uno spettacolo piacevole e leggero, che vi farà ricordare
(o scoprire) brani di grandi compositori come Duke Ellington, Horace Silver, Dizzie Gillespie, Miles Davis, Cole Porter, Charlie Parker, Herbie Hancock, Tom Jobim, Richard Rodgers, Sonny Rollins, ma anche rivisitazioni di noti brani Italiani e internazionali, sempre con interpretazioni e arrangiamenti in chiave Jazz.

I Brothers:
Monica Giuntoli alla Voce
Marco Farello al Pianoforte,
Agostino Marino al Contrabbasso,
Emanuele Puppi alla Chitarra,
Alex Pariani alla Batteria.

Gli Ottavo Richter Brass Section:
Raffaele Kohler al flicorno e tromba.
Luciano Macchia al Trombone
Domenico Mamone al Sax Baritono

 

RAYUELA

sabato 21 maggio ore 21,00Immagine Musaio

Parigi e Buenos Aires: due metropoli, due continenti, una innata verve artistica che nella musica popolare ha codificato due linguaggi unici e fortemente legati al loro spirito multietnico.
A Parigi il Jazz, accolto con entusiasmo nella forma in cui lo suonavano i maestri d’oltreoceano ma trasfigurato nell’elettrizzante declinazione creata dai manouche. A Buenos Aires il Tango,
Parigi, è stata la prima città ad attirare il Tango già nei primissimi anni del ‘900, sia per la sua attitudine verso l’esplorazione dell’esotico, sia per l’attrazione che gli argentini hanno da sempre provato per la Francia e soprattutto per la Ville Lumiere.
Questa sera il trio RAYUELA vi trasporterà in una atmosfera particolare attraverso un ventaglio di sfumature musicali che vanno dal più verace esprit manouche al tango argentino, conservando come trait d’union la sonorità essenziale di un duo strumentale, formato da una chitarra e un contrabbasso, e da una voce che padroneggia sia il francese che il castigliano.
La caratteristica ineguagliabile della formazione sta nell’eclettismo con cui i tre protagonisti sanno spaziare da un linguaggio all’altro conservandone la verità.