COD Trio

Sabato 9 aprile alle ore 21:00

Gabriele Orsi

IL C.O.D. Trio, Biagio Coppa – sax, Gabriele Orsi – guitar, Francesco Di Lenge – drum, è una Gruppo Milanese che propone una miscela di musica fortemente caratterizzata da un approccio “Jazz “ che spazia dall’Avanguardia alle contaminazioni con il Rock Progressive.

Dopo la pubblicazione nel 2009 di “we will rock,you we will jazz you,we will mock you” (BA 227), un omaggio ai classici del Rock opportunamente rivisitati ed efficacemente destrutturati, il gruppo pubblica altri due nuovi lavori nel 2011:

Il primo dedicato alle musiche di C. Mingus, un bootleg live per la nascente etichetta No Flight Records, dal titolo “Mingus’ Reform School”.

Il secondo, “Odd Original Songs” (Silta Records), è invece un’opera di composizioni tutte originali registrata a NYC in occasione di un breve tour che il C.O.D. Trio ha fatto nel periodo di maggio/giugno 2010 negli Stati Uniti ( New York, Philadelphia, Boston) e che rappresenta la sicura espressione della maturità raggiunta da questo Trio, particolare e tutto italiano.

Studio su Moby Dick

Sabato 2 aprile ore 21.00
Domenica 3 aprile ore 17.00

Testo di Luca Buonocunto
Diretto e interpretato da Alessandra Chianura, Anselmo Lorecchio, Laura Tronconi > Musiche Eugenio Mazza > Luci Michele Celentano
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Questo studio su Moby Dick nasce dalla collaborazione tra Luca Buonocunto e la facoltà di Americanistica di Villa Mirafiori a Roma. Per sua natura questo testo è aperto a varie interpretazioni, tutte con la caratteristica di sovvertirne il senso comune. L’interpretazione offerta da questo spettacolo, i cui temi sono molteplici, è quella di rappresentare non la caccia alla balena bianca, ma bensì il rifiuto del dramma “umano”. Ahab non ha timor di Dio; egli combatte contro ciò che non riesce a spiegare, contro ciò che lo perseguita solo in virtù della propria immane forza. Ahab ha verso la balena un’ossessione; un’ossessione che come un vortice travolge inesorabilmente tutto l’equipaggio: da Ismaele al primo ufficiale Starbuck. Equipaggio i cui componenti mancano della dimensione psicologica e assumono invece una forma titanica volta al superamento dell’uomo. La rappresentazione mette in evidenza l’aspetto sperimentale che era fortissimo già ai tempi dell’uscita del Moby Dick originale: i tre attori sempre in scena interpretano, oltre ad Ahab, altri otto personaggi; personaggi che sono tutti inevitabilmente lo specchio di Ahab.