Tiro alla Fune
due atti unici: Aiace e Antigone
testo e regia di Gianni Lamanna
Sabato 14/3/2015 ore 21:00
Domenica 15/3/2015 ore 16:00
ARGÓMM TEATRO
via Bianchi D’Espinosa – Milano, angolo Graziano Imperatore 40
Interpreti e personaggi:
Paola De Benedittis: Tecmessa, moglie di
Enrico, figlia di contadini, coreuta
Federica Destro: coreuta, Marte, Ismene
Luigi Giudici: Ajace, Enrico, guardia, Emone,
padre contadino
Gianni Lamanna: Menelao
Laura Leonardi: coreuta, Atena, Antigone
Bruno Pertici: Teucro, Creonte
Alessandra Pugnetti: corifea, madre contadina, coreuta
Alessia Rossi: Figlia di Enrico, Zefiro
Pietro Visigalli: Ulisse, guardia, figlio di contadini
Scenografie Di Pietro Visigalli
Questi due atti unici, “Aiace” e “Antigone”, ispirati alle
omonime tragedie di Sofocle e giocati tra antico e moderno,
mettono in scena il dramma dello svilimento della dignità
umana collegando – nei suoi aspetti più negativi – il mondo
antico all’ attualità.
Nella prima parte (Aiace), un mondo che trova nei furbi e nei
raccomandati i veri “eroi” si accanisce a negare il valore di
chi tanto ha meritato in vita.
La seconda parte – ambientata interamente negli anni
settanta durante il regime dei colonnelli in Grecia – vede i
protagonisti, Antigone e suo zio Creonte, mantenersi fedeli
ad ogni costo ai propri ideali.
In entrambe queste vicende è in gioco l’onore dei defunti. Se
nella prima parte Ulisse funge da moderatore tra gli Achei
affinché Aiace possa essere sepolto, nella seconda il divieto
assoluto da parte di Creonte di compiangere il nipote Polinice
condurrà alla rovina tutta la famiglia. Antigone, sorella
di Polinice, preferirà affrontare la morte piuttosto che
piegarsi alla legge ingiusta che le impone di ignorare il
fratello morto.
G. Lamanna